Allarme criptovalute, nuovo attacco hacker a moneta virtuale rivale del Bitcoin

Tra truffe vere o presunte, e promesse di soldi facili con le criptovalute così come spiegato dettagliatamente su https://www.mercati24.com/the-ethereum-code-truffa-o-soldi-facili/ , c’è da segnalare in queste ore un furto digitale che, stimato in oltre 30 milioni di dollari, avrebbe interessato una moneta virtuale che è rivale del Bitcoin. In particolare, l’attacco hacker è stato messo a segno ai danni della Tether, una startup che ha creato i Tether dollars e che a quanto pare ha confermato la sparizione di 31 milioni di dollari dal sistema che gestisce lo scambio dei gettoni digitali a causa di un attacco informatico.

Il furto ai danni della Tether, la cui criptovaluta si trova per capitalizzazione al 20esimo posto in accordo con quanto è stato riportato dal portale specializzato Coinmarketplace, riapre e riattiva l’allarme sulla sicurezza e sui rischi potenziali che possono correre i trader online in criptovalute. La notizia, tra l’altro, in queste ore ha avuto ripercussioni pure sulle quotazioni del Bitcoin che ha prima perso 500 dollari, e poi ha recuperato le perdite nell’intraday andando a toccare e superare contro il dollaro la soglia record di 8.200.

La volatilità che è stata registrata in queste ore sul mercato delle criptovalute è tra l’altro la regola e non l’eccezione visto che è vero che il Bitcoin ed altre monete virtuali attualmente sono ai massimi storici contro il dollaro americano, ma nello stesso tempo la tendenza ascendente, che peraltro dura da parecchio tempo, si manifesta tra alti e bassi e spesso con veri e propri crolli ed un successivo recupero, altrettanto repentino, dei precedenti livelli di prezzo.

Per chi ha la propensione al rischio in materia di investimenti, e decide di fare trading online sul Bitcoin e sulle altre criptovalute, si raccomanda sempre di aprire un conto con un intermediario non solo serio ed affidabile, ma anche abilitato ed autorizzato ad operare in Italia. In questo modo si evita di cadere nella rete di intermediari che in realtà non sono tali e che di norma portano avanti una gestione poco trasparente, quando va bene, ma quasi sempre truffaldina.

Nel dettaglio, un broker online autorizzato ed abilitato a proporre in Italia strumenti e prodotti finanziari collegati alle criptovalute, dal Bitcoin ad Ethereum e passando per Dash e Litecoin, deve necessariamente comparire nell’apposito registro della Consob, la Commissione nazionale per le società e la Borsa. L’apertura di un conto di trading con un operatore abilitato ed autorizzato, inoltre, garantisce all’investitore protezione non solo sul capitale depositato, ma anche sulle transazioni finanziarie effettuate in acquisto ed in vendita, e sulle operazioni finalizzate a prelevare le plusvalenze.

In più, Criptovalute come il Bitcoin si possono acquistare direttamente dagli sportelli ATM appositi che funzionano come dei veri e propri bancomat. In pratica si inseriscono i contanti e si otterrà l’equivalente in Bitcoin nel proprio portafoglio virtuale. In Italia gli ATM Bitcoin sono pochissimi, meno di dieci, mentre se ne trovano di più all’estero.